Il 4 dicembre alle ore 14.30 il Prof. Tracey Rowland, titolare della cattedra Giovanni Paolo II di ricerca in Teologia presso l'University of Notre Dame in Australia, parlerà di "Joseph Ratzinger - Doctor of Incarnate Beauty" presso la Pontificia Università di Sant'Apollinare, Roma.
Il 21 novembre alle ore 17.00 presso l'Università di Santa Croce a Roma, saranno presentati gli atti del convegno "Gli angeli custodi delle monarchie" sui cardinali protettori delle nazioni europee. Il volume è curato da Matteo Sanfilippo e Peter Tusor. Sarà presentato dal Cardinale Erdö, dal Prof. Dr. Johannes Grohe, dal Prof. Dr. Roberto Regoli e da altri studiosi eminenti.
Il 23 novembre il vescovo Dr. Franz-Peter Tebartz-van Elst, membro del RIGG, riceverà in omaggio il volume "Auf Christus battezzato. Glauben leben und verkündnden im 21. Jahrhundert" (edito dalla Dott.ssa Barbara Stühlmeyer e pubblicato da Butzon & Bercker). I contributi trattano la problematica della catecesi in confronto con l'opera scientifica di Tebartz-van Elst. Esso è delegato del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
Lentamente le rigide regole della Biblioteca Apostolica Vaticana si stanno allentando e stanno diventando più amichevoli per i visitatori. I libri dal 1601 al 2009 possono essere fotografati con la propria macchina fotografica o con il proprio telefono cellulare, previa consultazione con il supervisore.
Inoltre, tutti gli 80.000 manoscritti (non documenti d'archivio) saranno gradualmente digitalizzati ad accesso aperto. Un esempio: il Codice Grimaldi sulla Basilica di San Pietro: BAV Arch.Cap.S.S.Pietro.A.64.
La Biblioteca Vaticana offre molto spazio sotto lo stesso tetto per gli studenti nella sala degli stampati, nella sala dei manoscritti e nella sala dei periodici. Le camere sono dotate di aria condizionata. Se le misure di sicurezza e i controlli all'ingresso del Vaticano e nei locali vaticani non fossero così nervaufreibend, le sale sarebbero molto più piene. Una volta entrati, si rimane stupiti dagli inesauribili tesori e dalla piacevole tranquillità.
L'"Archivio Segreto Vaticano" si chiama ora "Archivio Apostolico Vaticano". L'abbreviazione non è quindi più ASV, ma AAV. E' un puro cambio di etichetta, nulla cambia oggettivamente. Nel motuproprio si trova la frase poetica: la Chiesa «non ha paura della storia, anzi la ama, e vorrebbe amarla di più e meglio, come la ama Dio!»
In occasione del 90° compleanno dell'archeologo cristiano Prof. Dr. Hugo Brandenburg, l'Istituto Archeologico Tedesco di Roma (via Sicilia 136) organizza una giornata di studio sul tema dei sarcofagi paleocristiani. Lo stesso Hugo Brandenburg terrà una conferenza pubblica serale su "Friedrich Wilhelm Deichmann - per il 110° compleanno" il 7 novembre alle 18.15.
Hugo Brandenburg ha ricevuto la laurea honoris causa dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana nel 2006.
La canonizzazione del Cardinale John Henry Newman (1801-1890) il 13 ottobre richiama la nostra attenzione sulla domanda: vale ancora la pena di diventare cattolico? Di fronte a una Chiesa in profonda crisi? John Henry Newman compie questo passo all'età di 44 anni nel 1845: il predicatore anglicano diventa sacerdote cattolico. Che sia canonizzato è quasi un miracolo, perché non rientra nella nostra immagine di chiesa moderna. Ma Newman è un gigante tra i nani, un insegnante tra gli ignari, un pio tra gli agnostici, anche in chiesa. La chiesa a quel tempo nei vortici della rivoluzione era sentita e oggettivamente non meno alla fine di quanto lo sia oggi. Questo è ciò che rende così ammirevole l'incrollabile lealtà di Newman e le sue conquiste intellettuali e spirituali. Ha fondato il primo oratorio in Inghilterra, e questa tradizione continua ancora oggi. Esplorare la sua vita e il suo pensiero è il compito del Newman Centro di Roma.
Alle ore 18.00 il libro Il Camposanto Teutonico, il primo libro italiano su questa istituzione, sarà presentato al Centro Italo-Tedesco Studi (Via Bartolomeo Eustachio 7) a Roma. Gli autori sono Marco R. Bettoni Pojaghi e Cristina Cumbo. Tutti gli interessati sono benvenuti.
Un mito scientifico ostinato, che si è insinuato a partire dalla fine dell'ottocento e che ha dominato la scena teologica a partire dagli anni '80, consiste nell'idea che i cristiani in origine si organizzavano in modo decentralizzato nelle cosiddette chiese domestiche in tutte le città e lì - più o meno non coordinate - celebravano l'Eucaristia nella cerchia familiare allargata. Lo si considera così plausibile che nessuno si chiede più se vi siano prove valide a tal fine. Nelle sue lettere, tuttavia, l'apostolo Paolo non parla, come viene ripetutamente affermato, di chiese domestiche con la propria celebrazione eucaristica, e nemmeno il termine "chiesa domestica" viene usato nel linguaggio paleocristiano.